Un anello sulle creste del monte Bove fino alla cima di Passo Cattivo

Sulle montagne meridionali del gruppo dei Sibillini


I monti Sibillini, monti magici, che rievocano antiche leggende, la Sibilla, la poesia del lago di Pilato. Il verde smeraldo della primavera dei Sibillini stordisce per la bellezza. Ma questo gruppo montuoso così lontano da noi ci offre anche le superbe pareti del monte Bove, rocce dalle forme disarticolate, nervose, senza linee logiche, che precipitano per centinaia di metri sulle valli marchigiane. In compagnia di Danilo e il suo contagioso entusiasmo, iniziamo a camminare da Frontignano, il sentiero scavalca il fosso di Selvapiana e quello di val di Bove, prima di impennarsi dentro la macchia di Bicco, per poi giungere all’ingresso dell’ampia conca della Val di Bove, un anfiteatro ancora immerso nella nebbia dell’alba. Da qui è una bella salita, costante, che culmina su di una sella poco a sud della vetta del Bove Nord. Saliamo ad ammirare i panorami, che ora si fanno sempre più nitidi, con timidi raggi di sole che penetrano la sottile coltre di foschia. Il percorso è ora di cresta, piacevolissimo per i suoi panorami, che spaziano dalla cresta del monte Rotondo verso il Pizzo Berro e il Pizzo della Regina. Ma l’apoteosi per i nostri occhi appare in vista della cima del Bove Sud, quando dall’oceano di nubi color argento emerge l’arcipelago del Vettore-Redentore, imperiose isole che colorano di poesia le nostre menti. Abbagliati da tale meraviglia, proseguiamo il nostro cammino, scendendo verso Passo Cattivo e poi in un saliscendi esaltante approdiamo prima sull’omonima cima, e infine, arrampicando una divertente cresta rocciosa, sulla cima di Vallinfante. Si alza il vento e la nebbia, torniamo indietro scendendo dritti verso il sentiero che costeggia Vallinfante, ancora saliscendi per Passo Cattivo, poi presa la strada per gli impianti, saliamo su una selletta dopo il Bove sud, e raggiungiamo l’ultima vetta, il monte Bicco. A fatica lasciamo la musica di questi luoghi, concludendo in bellezza la giornata, con la disarrampicata della cresta ovest del Bicco. In breve scendiamo all’auto, per gustarci lo spuntino pomeridiano all’albergo Felycita di Frontignano. Alcuni dati. 20 Km, 1700 metri di dislivello, 8 ore. Un ringraziamento a Danilo e la sua spensieratezza, e tanta felicità per una serena giornata di montagna.